lunedì 13 novembre 2006

Faccio Vibrisselibri perché

Il giorno che ho finito di raggruppare le facce dei vibrisselibrai ho tirato un sospirone di sollievo da far schiattare d'invidia Eolo...



Tutto ebbe inizio con una criptica email di Giulio Mozzi che all'inizio di giugno mi disse che c'era un piccolo lavoretto di grafica da fare... Praticamente per tutta l'estate, sino alla fine di settembre ho dedicato almeno mezz'ora al giorno a reclamare, richiamare, uniformare, ingabbiare le facce dei volenterosi "vibrisselibrai". Che poi sarebbero tutti quelli che hanno accettato ad occhi chiusi l'idea bombetta di Giulio Mozzi.



Oggi il risultato è sulla scrivania di molti giornalisti italiani, la cartelletta stampa con tanto di facce è una cosa di cui vado particolarmente fiero, soprattutto dopo che l'ufficio grafico ha valorizzato tanto lavoro in un voluto omaggio a Warhol.



Ognuno dei vibrisselibrai ha messo la faccia e il perché. Un vecchio pallino di Giulio, figlio di una pubblicità degli anni settanta a un amaro d'erbe.



Oggi, ad appena tre giorni dal giorno più lungo per Vibrisselibri voglio ricordare almeno i perché di tutti quelli che hanno detto sì.



Senza nessuna prospettiva di guadagno, al semplice pensiero di poter concretamente fare qualcosa per dei libri che sono "mostruosi" nel senso etimologico del termine: piccoli prodigi come il saggio di Demetrio Paolin sugli anni di Piombo e la loro ricezione nella letteratura italiana, o tomazzi come "L'organigramma" di Andrea Comotti, giustamente sottotitolato "il largo addio":



  • Giulio Mozzi scrittore,“faccio vibrisselibri perché o lo faccio adesso o mai più”

  • Bartolomeo Di Monaco pensionato,“faccio vibrisselibri perché si sta in compagnia e si scoprono nuovi talenti. Vi pare poco?”

  • Lucio Angelini scrittore/traduttore,“faccio vibrisselibri perché dopo aver fondato le ormai defunte edizioni Libri Molto Speciali, non ho resistito all'idea di occuparmi di nuovo di LIBRI MOLTO SPECIALI”

  • Luca Tassinari lettore lento, “faccio vibrisselibri perché i libri, come i dispetti, è meglio farli che subirli”.

  • Stefania Nardini giornalista-scrittrice, “faccio vibrisselibri perché vorrei evitare di emigrare”

  • Annamaria Manna insegnante di tedesco e guida internet, “faccio vibrisselibri perché mi piace navigare e pescare buoni libri”

  • Mauro Mongarli copywriter, “faccio vibrisselibri perché odio la polvere sui/dei/nei libri”

  • Mauro Mirci impiegato comunale,“faccio vibrisselibri perché trovare buoni libri non è un lavoro per gente qualunque”

  • Rossano Astremo giornalista e scrittore, “faccio vibrisselibri perché m'allettano le sfide editoriali impossibili...”

  • Tonino Pintacuda & Maria Renda giornalista praticante & latinista, “facciamo vibrisselibri perché qualcuno doveva farlo pure in Sicilia”

  • Maura Gancitano studentessa universitaria, “faccio vibrisselibri perché è un progetto nuovo e leggere è una delle cose che mi piace di più al mondo”

  • M. Cristina Di Luca studentessa,“faccio vibrisselibri perché il gruppo lavora con il sorriso”

  • Fabio Fracas autore, editor, compositore, docente universitario e analista di sistemi, “Faccio vibrisselibri perché non sapevo come occupare il tempo libero”

  • Anna Bonfiglio pubblicista e scrittrice,"faccio vibrisselibri perché non ho nessun motivo per non farlo"

  • Federico Miozzi laureando in Medicina e Chirurgia e allenatore di pallavolo,"faccio vibrisselibri perché amo le imprese"

  • Demetrio Paolin artigiano del sostantivo e del predicato,“Faccio vibrisselibri perché alla fine rimane la letteratura, almeno un po'”

  • Marco Candida scrittore, “faccio vibrisselibri perché lo fa anche Enrica Brambilla”

  • Ezio Tarantino bibliotecario, “Faccio vibrisselibri per non lamentarmi più dello stato dell'editoria”

  • Giorgio Morale insegnante e scrittore, “faccio vibrisselibri perché mi piacciono i libri”

  • Giulia Tancredi traduttrice e interprete, "faccio vibrisselibri perché è un'idea innovativa e romantica insieme"

  • Ramona Corrado infermiera,“faccio vibrisselibri perché magari imparo un mestiere diverso. E perché intanto... impara l'arte e mettila da parte”

  • Stefano Mazzoni archivista “faccio vibrisselibri perché ad un certo punto bisognerà pur iniziare a fare qualcosa di buono”

  • Francesca Dello Strologo avvocato, “faccio vibrisselibri perché: non vorrei finire come Don Ferrante”

  • Valeria Cappelli redattore, “faccio vibrisselibri perché...sto dalla parte di tutte le parole che diventano storie”

  • Gualtiero Bertoldi anglista,“faccio vibrisselibri perché così posso mettere mano e occhio nel magma vivo della scrittura italiana”

  • Antonio Brancaccio coordinatore di redazione, “faccio vibrisselibri perché... scriverlo sarebbe troppo facile"

  • Giuseppe D’Emilio docente,“faccio vibrisselibri perché... voglio scovare i classici del XXII secolo”

  • Gianluigi Bodi studente, “faccio vibrisselibri perchè Fight Club è a numero chiuso”

  • Cristina Coppellotti responsabile risorse umane, “faccio vibrisselibri perché c'era una parte di me che non aspettava altro”

  • Margherita Trotta redattrice, “faccio vibrisselibri perché esserci è più divertente che stare a guardare”.

  • Lorenzo Ireni programmatore,“faccio vibrisselibri perché amo i fuori programma”

  • Gaja Cenciarelli scrittrice e traduttrice, “faccio vibrisselibri perché resisto a tutto tranne che alle tentazioni...letterarie!”

  • Claudio Ambrosi bibliotecario, “faccio vibrisselibri perché voglio prestarmi ai libri”

  • Monica Golfari redattrice, “faccio vibrisselibri perché lavorare con e per i libri mi dà soddisfazione”

  • Pamela Canali impiegata statale, “faccio vibrisselibri perché la carta è passata di moda, quest'anno si porta il web”

  • Toni La Malfa dentista, “faccio vibrisselibri perché lo farebbe anche Woody Allen”

  • Massimo Adinolfi filosofo, “faccio vibrisselibri perché, a quel che so, la rosa fiorisce senza perché, e credo che vibrisselibri possa fare altrettanto”

  • Gianfranco Recchia informatico,“faccio vibrisselibri perché le parole sono amanti e i libri sono i figli della colpa. ”

  • Manuela Perrone giornalista, “faccio vibrisselibri perché aspettavo Godot”

  • Giuseppe Mauro impiegato-scrittore,“faccio vibrisselibri perché è cosa buona e giusta”.

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