lunedì 27 novembre 2006

Finirà mai questa malía?






Un tempo per la laurea in filosofia erano sufficienti 19 esami. Permettetemi d'usare lo spazio di questo post per dialogare con la mia coscienza. Ne bastavano diciannove.

Diciannove, solo diciannove



Oggi, sommando quelle della triennale e quella della specialistica ho abbondantemente superato la quarantina.



Però tra poco potrò fregiarmi dell'invidiabile titolo di Dottore Magistrale. Doc Mag per gli amici...

Sposando da diretto interessato i legittimi dubbi del buon Severgnini, sintetizzo la faccenda.

Allora, se il dizionario non mente "magistrale "dovrebbe significare "relativo al maestro, all'insegnamento".



Ma sarebbe troppo facile andare ad insegnare con 40 materie sulla schiena (non entro nel merito di materie più o meno profonde o approfondite, me ne frego della faida tra vecchio e nuovo, tra nuovo e nuovissimo, tra ultranuovo e vetusto. Dico solo che andare a sostenere 40 esami è sempre una sfacchinata immensa, qualunque sia la portata del singolo evento):




  • Con la laurea specialistica è possibile accedere all'insegnamento secondario. In virtù della classe di afferenza del titolo e della distribuzione dei crediti in determinati settori o gruppi di settori scientifico-disciplinari (e non più delle annualità come accade per i diplomi di laurea del previgente ordinamento), come previsto dai decreti ministeriali che disciplinano le classi di concorso, i titolari di laurea specialistica o magistrale possono richiedere l'inserimento nella terza fascia delle graduatorie d'istituto per l'insegnamento nella scuola secondaria, di durata triennale. Per l'accesso alla prima fascia delle graduatorie d'istituto e alle graduatorie permanenti occorre conseguire l'abilitazione tramite concorso ordinario – non ne vengono banditi da un decennio – o diploma di specializzazione che si consegue al termine dei corsi biennali tenuti presso le scuole di specializzazione all'insegnamento secondario (SSIS). La legge 53/2003 prevede la possibilità di istituire, da parte delle università di concerto con il Ministero, di corsi di laurea specialistica ad accesso programmato direttamente abilitanti, ma non ne sono stati ancora istituiti. All'uopo il Ministro sembra intenzionato ad attendere l'emanazione delle classi delle nuove lauree magistrali.




Quindi dobbiamo aggiungere almeno cinque storie (A Palermo esistono due corsi di laurea diversi: filosofia [a sua volta bisezionata] e scienze storiche [parcellizzata in un numero imprecisato di curricula] ma la cattedra è unica, da sempre, si insegna filosofia E storia).



Quindi conditio sine qua non per insegnare è il superamento del test d'ingresso alla SSIS e, naturalmente altre migliaia di euro - gentilmente elargiti dai genitori che aspirano a foraggiarci in eterno - per semplicemente COMPRARE (pane al pane...) punti per scavalcare storici precari in una lista tendenzialmente infinita.



Bene, domani ho l'ultimo esame della specialistica.



Poi restano - aggiunte per sordido masochismo (tra quadre metto il conto alla rovescia):


  1. Storia Greca (6 cfu) [-4]


  2. Storia Romana (6 cfu)  [-3]


  3. Storia Medioevale (3 cfu) [-2]


  4. Storia Moderna (6 cfu) [-1]



E, naturalmente, dopo aver scritto già 120 pagine su Paul Celan - lette e apprezzate pure da Giuseppe Genna - un'altra tesi.



Sintesi: cinque anni di studio, 44 materie e manco la possibilità di una semplice supplenza...




*Tanto per nostalgia canaglia e menzognera riporto il piano di studi tradizionale della vecchia  e gloriosa filosofia


  1. Letteratura italiana

  2. Letteratura latina

  3. Storia romana

  4. Storia medievale

  5. Psicologia generale

  6. Storia della filosofia I

  7. una materia a scelta tra quelle attivate nella Facoltà

  8. Storia della filosofia II

  9. Storia moderna

  10. Filosofia morale I

  11. una  materia complementare

  12. una materia complementare

  13. Filosofia morale II

  14. Filosofia teoretica I

  15. Pedagogia generale

  16. una materia complementare

  17. Filosofia teoretica II

  18. una  materia complementare

  19. una materia complementare

16 commenti:

  1. "Siamo destinati a soffrire!". Me lo ripeto ormai dal lontano 1999-2000, lo storico anno accademico che vide il mio primo 30 e lode sul libretto che, tra l'altro, arrivata alla laurea mi hanno pure stronzamente preso ed ora ne conservo una misera fotocopia fatta a scuola di mia madre per non spendere più nemmeno 10 centesimi per un qualcosa che avesse a che fare con l'università. E poi? E poi ieri ho pagato la prima rata della scuola di specializzazione di cui scrivi, la bellezza di 516,42 euro e la seconda rata mi tocca entro fine marzo. Alle prime due chiamate per insegnare italiano e storia in due Istituti tecnici in provincia di Torino ho dovute dire di no per colpa degli esami di ammissione alla scuola in corso. Fai un pò tu....



    "Non piangiamo. Se piangiamo accettiamo. Non bisogna accettare!".



    Katia

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  2. Per ferma ostinazione anche se ormai ho accantonato sia la prospettiva accademica che quella scolastica non lascerò mai una cosa in sospeso.

    E così tra un articolo e l'altro finirò 'sto incubo. Credimi: ho inseguito materie e professori sino al parossismo.



    M'era venuto un buco nella barba dallo stress...

    Ma ora è finita.

    L'importante è questo. Avrò dato pure 44 materie ma ho raggiunto il mio scopo: mi pagano per scrivere!



    Cara Katia, stringi i denti pure tu. Che mia sorella è già al secondo anno di SSIS a Catania e ogni fine settimana torna sempre più nervosa.

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  3. apparte che sti commenti messi a lato fanno sì che la prima volta non ho potuto commentare, che non li vedevo.

    E dunque? st'università la stiamo pagando cara......

    ma va beh, ci ha dato pure molto...

    abbiamo incontrato tante persone (ci siamo anche incotrati noi), ci siamo cresciuti in seno. Ora comincia a venirti stretta.... ma non maltrattarla più di quanto merita (ed io non sono un filoaccademico, lo sai).

    Veleggiamo verso ciò che vogliamo e rifuggiamo comodità e stabilità troppo facili, è sempre meglio lottare.....

    un abbraccio e magari a presto

    guido

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  4. Erano solo diciannove esami? Così pochi? Sembra che manchino almeno un paio di elenchi. ^^''

    Se penso che solo per filosofia teoretica I dovevo preparare otto libri (per fortuna due erano libricini da leggere in pochissimo tempo) e per Storia della filosofia I e II altri sette e il piano di studi veniva modificato ogni anno!!

    Alla fine ho mollato, non mi sono arresa, però mi ero accorta che non era per me e che c'era da fare solo sangue acido (se consideriamo che sin dalle elementari ho sempre avuto il terrore delle interrogazioni, per me così tanti esami sono un'atrocità ancora peggiore). Fossi riuscita a prenderla "con filosofia" invece che col panico, sarei laureata. Vorrei iscrivermi di nuovo, ma non so se ad un c. di laurea con materie simili per non lasciare nulla in sospeso, oppure cambiare, perché di queste materie sinceramente mi sono abbondantemente rotta le scatole. Tanto per avere una laurea (succede pure che pian piano tutti i miei amici si laureano e faccio tutto il possibile per nascondere la cosa ai miei perché non vorrei mi rinfacciassero che sono una fallita).

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  5. Caro fioredigirasole, so pene che il peso delle materie di vecchio ordinamento era massacrante. Noi cavie del nuovo abbiamo avuto l'aggravante dei professori dinosauri... Molti non si sono certo adeguati a crediti e limitazioni dei programmi nella malefica equazione 1 credito = 25 h di studio e/o lezioni frontali.

    Hanno preso i vecchi programmi, li hanno affettati in moduli, hanno fatto un taglio minimo ma capisci bene che se ti danno da leggere "La fenomenologia dello Spirito" non puoi farne una lettura monca, pena la totale incomprensione.

    Pensa, ad esempio che "storia della filosofia medievale", una materia dura, veramente dura fatta d'Avicenna, Aristotele e Porfirio e San Tommaso la valutarono solo sei crediti! Il risultato non cambia. C'è veramente qualcosa di marcio all'Università. Di qualunque ordinamento si parli.

    Personalmente ti consiglio di re-iscriverti anche solo per non lasciare niente d'intentato.

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  6. Ecco la situazione della mia facoltà...

    Laurea triennale (il mio è il curriculum A): 23 esami, uno stage di 150 ore, 6 colloqui su sei classici della filosofia e 12 crediti a scelta. http://www.unisr.it/view.asp?id=229

    Laurea specialistica: curriculum A (13 esami, 15 crediti a scelta, 3 crediti per stage o altre attività formative); curriculum B (15 esami, 15 crediti a scelta, 3 crediti per altre attività formative); curriculum C (11 esami, 15 crediti a scelta, 3 crediti per altre attività formative).

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  7. tonino, abbiamo preso dagli altri paesi semnza premurarci di sapere come funzionavano davvero le cose. Ad esempio, due soli appelli. Esami solo scritti, con parte a risposte multiple e parte a risposte aperte. Poca possibilità di scelta delle materie da dare. Una volta deciso il corso di laurea, le materie sono quelle. Se si fallisce ad una sessione, c'è solo quella dopo. Se si stecca ad una materia, alle due sessioni, si ripete l'anno intero. Se si riboccia, si è fuori dall'uni. Da noi invece tutti esami orali, con perdite di tempo gigantesche per i prof e gli studenti. Addirittura esami di sgamo in orari di ricevimento, poi verbalizzati con altre date. E così via. le cose o si fanno in un dato modo, o non si fanno. leggevo l'altro giorno, 300000 laureati in più. Vorranno dire, 300000 passati alle lauree specialistiche, perché, con quelle triennali (nelle facoltà umanistiche) ci fai poco più che pulirti il culo. Poi le eccezioni ci sono sempre, chiaro. Per quanto riguarda nuovo e vecchio ordinamento. Per avere un voto di spagnolo, io mi devo fare 120 ore di spagnolo, fra lingua e letteratura, ovvero devo prendere 24 dei crediti del nuovo. mah...

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  8. Vecchio o nuovo, la sostanza che non cambia e che fa più male è che le università sembrano diventate un luogo per posteggiarci affinché non andiamo ad ingrassare troppo presto liste di disoccupazione e precariato.

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  9. dai futuro doc mag che ormai sei alla fine. io faccio il tifo per te! pensa a chi è già doc avv e ancora ne "spurmenta" (come dice mia nonna) pur di non lavorare, o di trovare un lavoro che appassioni :D

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  10. Grazie a tutti per i vostri contributi.

    Li svilupperò meglio uno per uno...

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  11. Per un'eventuale inchiesta sulle pecche dell'università non posso limitarmi a Palermo!

    Maura, qui già c'è il punto di vista di altre realtà, altri sguardi sul problema declinato in modi diversi...

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  12. Oh, un'inchiesta sull'università! Bravo! Perchè non fai anche un'inchiesta sul giornalismo?

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  13. Intendo su quanto sia difficile diventare giornalisti, su quanto siano pagati e queste cose qui...non sullo stato dell'informazione in Italia.

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  14. in effetti non credo che tu meriti di sapere qualcosa che ti possa far star bene.

    io non te lo direi mai... eppure. Siamo ancora, ma x fortuna x poco, pochissimo, colleghi, anche nelle nostre tragedie, inoltre sono anche tua rappresentante, dunque sappi che:



    si vocifera di un concorso abilitante all'insegnamento a settembre, o giù di li, anche se il ministro si sta opponendo. La cosa + intelligente da fare sarebbe laurearsi entro marzo ed aggiungere le storie (necessarie anche x accedere al concorso) DOPO la laurea. xkè? xkè non saranno rilevanti alla media, se invece le dai adesso dovrai ancora moltiplicare i crediti x i voti, ecc, ecc... forse un giorno potresti essere un buon prof, ne dubito, ma se riuscirai a "mollarti un po", la materia prima dovrebbe ancora esserci, arruginita, ma presente. Inoltre: se vorrai insegnare in sicilia, mano sul cuore e prega il tuo dio (dovresti essere un raccomandato, no?), in tal caso siss e quant'altro saranno solo punteggi su punteggi...sei raccomandato?

    si: entri. no: ciao. Siss significa tasse,salate,e due anni xsi.

    Alternativa: insegnare "fuori", dal centro nord a salire, passando x paesini colmi di simpatiche vacche ... (...no. Non in quel senso...) ... Forse potremmo pure insegnare all'estero, mi sto informando, se t'interessa, fammi sapere, quando saprò ti dirò.



    E ancora: x poter aggiungere le storie, dopo-la-laurea, dovrai aspettare ottobre,circa, in quanto devi iscriverti ad una lista k ti xmette di presentarti agli esami. Ma anno xso x anno xso, tanto vale laurear-ti(e -ci), e, nel'attesa di settembre-ottobre, cercare qualcosa di alternativo all'insegnamento, anche in questo caso maggiore sarà la tua disponibilità ad allontanarti da casa, maggiori saranno le alternative valide, a ottobre ti iscrivi (50euro, + altre 50 x ogni esame, cmq viene un po meno k una iscrizione "classica") e mentre "leggi" le tue storie potrai continuare nel tuo lavoro alternativo.

    Poi, 'zzi tuoi. Spero tu abbia veramente voglia di insegnare, al di sotto dei libri, tra quel cielo e terra di cui ci diceva Lo Piparo il primo anno. Non dovrei dirti ciò, potresti essere un "rivale" durante al concorso...ma chi ci crede! rivale...tsè...

    davvero non meriti di sapere da me... xò... sono, stranamente, assolutamente d'accordo con quanto hai detto sulle nostre 40 e passa materie... la Laspia dice k non si dovrebbe giudicare nessuno x le sue "appartenenze". mha...

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  15. Grazie delle notizie.

    Mi hai commosso.

    Tonino

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